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ITALIAN
PRIGOZHIN, DALLA FORTUNA CON I RISTORANTI AI MERCENARI E ALL'INSULTO A CROSETTO: LA STORIA (E LE SPARATE) DELLO «CHEF DI PUTIN»
Di Marco IMARISIO – « Il Corriere »
L’uomo che ha accumulato una fortuna con le mense per le scuole e l’esercito, proprietario dei ristoranti pietroburghesi dove Putin cenava con i leader stranieri, ha vissuto durante l’ultimo anno una ascesa senza precedenti e ora sta vivendo una caduta repentina.
«È solo un privato cittadino, che non rappresenta lo Stato». Vladimir Putin era in modalità sorniona, e davanti alla sala stampa strapiena pronunciò questa frase accompagnandola con un ghigno. Quel giorno del luglio 2018 a Helsinki, dopo il primo incontro con Donald Trump, aveva molte ragioni per essere di buon umore. Il presidente americano lo aveva appena onorato definendolo un «concorrente geniale», e aveva appena detto di fidarsi più dei suoi dinieghi «molto potenti» sulle interferenze russe nelle elezioni Usa che delle relazioni della Cia.
Così, lo Zar nominò per la prima volta in pubblico tale Evgenij Prigozhin, ex cuoco e ristoratore, accusato di gestire a San Pietroburgo una squadra di troll e di hacker che aveva lavorato sodo per denigrare Hillary Clinton, la candidata sconfitta due anni prima da Trump. «Non rappresenta lo Stato russo» aveva detto parlando del suo vecchio amico, che in patria era soprannominato «lo chef di Putin», in quanto titolare di una società di catering che serviva il Cremlino. «È una faccenda privata che non ci riguarda. Sapete, ci sono molte persone, come il signor Soros, che si intromettono dappertutto. Ma è la posizione di un singolo individuo, tutto qui».
Cinque anni dopo, siamo ancora a quella espressione tipica del Kgb quando voleva negare qualunque coinvolgimento del Cremlino. Prigozhin è tornato ad essere un privato cittadino . L’uomo che ha accumulato una fortuna con le mense per le scuole e l’esercito, proprietario dei ristoranti pietroburghesi dove Putin cenava con i leader stranieri, ha vissuto durante l’ultimo anno una ascesa senza precedenti persino per lui, e ora sta vivendo una caduta repentina . La sua creatura, la milizia mercenaria del Gruppo Wagner , non è mai stata una impresa privata. Prigozhin l’ha modellata su Blackwater, la controversa agenzia che si occupava di sicurezza in Iraq per conto del Dipartimento di Stato americano. Con un piede nelle istituzioni e un altro fuori, perché la parola mercenario è sempre fonte di imbarazzo. In Siria, Wagner è stata preziosa per Putin, perché la sua presenza, gestita e coordinata dal GRU e dal ministero della Difesa, consentì al Cremlino di giocare con i numeri negando l’entità delle perdite russe schierate a difesa del regime di Assad. Quando muoiono, i mercenari sono figli di nessuno.
Ma l’Operazione militare speciale e l’inattesa resistenza ucraina hanno travolto queste finzioni e ogni gioco di ruolo. Prigozhin e i Wagner si sono ritrovati in una posizione difficile. A livello ufficiale non esistono, anche se in questi mesi la Duma ha adottato alcune leggi che rendono più facile il reclutamento attingendo alle carceri e altre facilitazioni, come l’allargamento della legge sulla censura anche alle milizie private, che lo mette al riparo dalla denuncia dei crimini commessi al fronte contro la popolazione civile. Ma al tempo stesso, i suoi uomini stanno reggendo lo stallo al fronte, con perdite e malumori sempre più evidenti.
Non doveva andare così, non doveva diventare un conflitto di lungo corso. Alla fine, tutto si riduce a questo. Prigozhin non è un politico, che sa quando tacere. Lui viene dalla strada. Aveva vent’anni quando fu condannato a 13 anni di carcere nella allora Leningrado. Dopo averne scontati nove, nel 1990 mise su assieme al patrigno un chiosco di hot dog col quale fece i primi rubli. Poi entrò nei casinò, in una catena di negozi di alimentari, e finalmente aprì il primo ristorante, «La vecchia dogana». Quindi un battello sul fiume trasformato in lussuoso ritrovo, «New Island» (in inglese). Putin ci portò il presidente francese Chirac, quello americano Bush e il giapponese Mori. Da quella frequentazione nasce il seguito della storia, la fabbrica dei troll e Wagner gruppo privato impiegato per azioni «sporche» in Siria, Libia, Repubblica Centroafricana e Ucraina. Un personaggio del genere, più a suo agio in mimetica che in blazer, è difficile da tenere a bada. Aggiungerci un pizzico di megalomania, ed ecco servito un anno di tensione continua con la verticale del potere putiniana, eccezion fatta solo per il presidente, perché Prigozhin è rozzo ma non stupido.
All’inizio dello scorso aprile, quando apparve evidente che l’Operazione militare speciale non era certo una marcia trionfale, puntò dritto su Dmitry Peskov, il portavoce di Putin identificato come esponente del partito delle colombe. «Smettiamo di dare risalto ai dubbi commenti di questo figuro» scrisse sul suo canale Telegram. Guarda caso, dieci giorni dopo, mentre il Cremlino dissimulava la presenza di Wagner in Ucraina, Prigozhin, che aveva trascorso anni a negare ogni collegamento con il gruppo mercenario, si fece fotografare in tuta mimetica nel Donbass, accanto a un deputato fedelissimo di Putin, per altro. Tanto per rendere più chiaro il messaggio. Da allora, ogni giorno un attacco ai vertici delle Forze armate e al ministro delle Difesa Sergey Shoigu. Incompetenti, burocrati, incapaci. Colpevoli di alto tradimento perché non mandano munizioni a sufficienza. Al punto che i media di Stato hanno ricevuto disposizioni dell’alto.
Ma il fronte interno non basta a chi forse vuole proporsi come leader del partito dei falchi, la frangia ultranazionalista che ha tanta presa in Russia e manca ancora di una figura nella quale riconoscersi. Prigozhin si diletta anche di politica estera. A modo suo, ovviamente. «Non siamo affatto al corrente di che cosa stia accadendo con la crisi dei migranti, e non ce ne occupiamo. Di affari nostri ne abbiamo un mucchio. Perciò si può dire con sicurezza una sola cosa: Guido Crosetto è un assoluto coglione e cacciaballe, perché bisogna guardare meno intorno a sé, cazzo, e districarsi invece con i problemi propri che lui sembra invece…».
L’ultimo verbo è l’equivalente italiano di farsela addosso per incontinenza. La traduzione letterale delle parole dedicate al nostro ministro della Difesa non deve stupire. La diplomazia non è un’arte praticata dal boss della Wagner. Lo scorso 24 novembre, in risposta alla richiesta del Parlamento Ue che il gruppo Wagner venga incluso nella lista dell’Unione europea delle organizzazioni terroristiche, ha mostrato una custodia di violino con dentro un martello e tracce di sangue da «regalare» ai deputati europei. Presumibilmente, l’arma con la quale era stato massacrato un mercenario disertore, esecuzione mostrata in un video che ha suscitato orrore in tutto il mondo.
Proprio questi eccessi, e la figura ingombrante del fondatore, sembrano essere all’origine del declino della Wagner e dei cinquantamila uomini che sostiene di schierare in Ucraina. La parabola di Prigozhin sta prendendo una china discendente, e il suo prossimo ruolo potrebbe essere quello del capro espiatorio in caso di insuccesso. Ma lui non sembra avere intenzione di cambiare spartito. Un mese fa, al presidente francese Macron che denunciava la presenza di Wagner in Africa, con parole non dissimili da quelle di Crosetto, ha risposto dandogli dell’ignorante «che vive in un mondo di illusioni». Per tacere di Joe Biden, al quale si riferisce spesso nei suoi messaggi social chiamandolo «il vecchio demente». Ma proprio questa sovraesposizione mediatica racconta delle sue difficoltà. E del suo probabile destino. Prigozhin andava bene quando c’era ma sembrava che non esistesse. Adesso è un problema. Il Cremlino ci convive, per i suoi meriti acquisiti sul campo. Ma il ghiaccio sul quale da sempre cammina l’ex privato cittadino del Gruppo Wagner sembra essere sempre più sottile.
FRENCH
PRIGOZHIN, DE LA FORTUNE AVEC LES RESTAURANTS AUX MERCENAIRES ET A L’INSULTE A CROSETTO : L’HISTOIRE (ET LES FANFARONNADES) DU « CHEF DE POUTINE » - par Marco IMARISIO – « Il Corriere »
L’homme qui a accumulé une fortune avec les cantines pour les écoles et l’armée, propriétaire des restaurants de Saint-Pétersbourg où Poutine dînait avec des dirigeants étrangers, a vécu au cours de la dernière année une ascension sans précédent et vit maintenant une chute soudaine.
«Ce n’est qu’un simple citoyen qui ne représente pas l'état». Vladimir Poutine était en mode sournois, et devant la salle de presse bondée, il a prononcé cette phrase en l’accompagnant d’un ricanement. Ce jour de juillet 2018 à Helsinki, après sa première rencontre avec Donald Trump, il avait de nombreuses raisons d’être de bonne humeur. Le président américain venait de l’honorer en le qualifiant de «concurrent génial», et il venait de dire qu’il faisait plus confiance à ses refus «très puissants» sur l’ingérence russe dans les élections É.-U. qu’aux relations de la CIA.
Ainsi, le tsar nomma pour la première fois en public Evgenij Prigozhin, ancien cuisinier et restaurateur, accusé de gérer à Saint-Pétersbourg une équipe de trolls et de hackers qui avaient travaillé dur pour dénigrer Hillary Clinton, la candidate vaincue deux ans auparavant par Trump. « Il ne représente pas l’État russe » avait-il dit en parlant de son vieil ami, surnommé chez lui « le chef de Poutine », en tant que propriétaire d’une société de restauration qui servait le Kremlin. « C’est une affaire privée qui ne nous concerne pas. Vous savez, il y a beaucoup de gens, comme Monsieur Soros, qui s’immiscent partout. Mais c’est la position d’un simple individu, c’est tout ».
Cinq ans plus tard, nous sommes encore à cette expression typique du KGB quand il voulait nier toute implication du Kremlin. Prigozhin est redevenu un citoyen privé. L’homme qui a amassé une fortune avec les cantines pour les écoles et l’armée, propriétaire des restaurants de Saint-Pétersbourg où Poutine dînait avec des dirigeants étrangers, a vécu au cours de la dernière année une ascension sans précédent même pour lui, et vit maintenant une chute soudaine. Sa création, la milice mercenaire du groupe Wagner, n’a jamais été une entreprise privée. Prigozhin l’a calquée sur Blackwater, l’agence de sécurité controversée en Irak au nom du département d’État américain. Avec un pied dans les institutions et un autre à l’extérieur, parce que le mot mercenaire est toujours source d’embarras. En Syrie, Wagner a été précieuse pour Poutine, car sa présence, gérée et coordonnée par le GRU et le ministère de la Défense, a permis au Kremlin de jouer avec les chiffres en niant l’ampleur des pertes russes déployées pour défendre le régime d’Assad. Quand ils meurent, les mercenaires ne sont les enfants de personne. Mais l’opération militaire spéciale et la résistance ukrainienne inattendue ont submergé ces fictions et chaque jeu de rôle. Prigozhin et les Wagner se sont retrouvés dans une position difficile. Au niveau officiel, ils n’existent pas, même si ces derniers mois, la Douma a adopté des lois qui facilitent le recrutement en puisant sur les prisons et d’autres facilités, tels que l’élargissement de la loi sur la censure aux milices privées, qui les met à l’abri de la dénonciation de crimes commis au front contre la population civile. Mais en même temps, ses hommes tiennent le coup au front, avec des pertes et de mauvaises humeurs de plus en plus évidentes.
Cela ne devait pas se passer ainsi, cela ne devait pas devenir un conflit au long cours. En fin de compte, tout se résume à cela. Prigozhin n’est pas un politicien, qui sait quand se taire. Il vient de la rue. Il avait vingt ans lorsqu’il fut condamné à 13 ans de prison à Leningrad. En 1990, il monte avec son beau-père un stand de hot-dogs avec lequel il fait ses premiers roubles. Puis il entra dans les casinos, dans une chaîne d’épicerie, et ouvrit enfin le premier restaurant, « La vieille douane ». Puis un bateau sur la rivière transformé en luxueux lieu de rencontre, « New Island » (en anglais). Poutine y amena le président français Chirac, le président américain Bush et le président japonais Mori. De cette fréquentation naît la suite de l’histoire, l’usine des trolls et Wagner groupe privé employé pour des actions « sales » en Syrie, Libye, République centrafricaine et Ukraine. Un tel personnage, plus à l’aise en camouflage qu’en blazer, est difficile à maîtriser. Ajoutez une pincée de mégalomanie, et il a servi une année de tension continue avec le sommet du pouvoir putinien, sauf pour le président, parce que Prigozhin est grossier, mais pas stupide.
Au début du mois d’avril dernier, lorsqu’il est devenu évident que l’opération militaire spéciale n’était pas une marche triomphale, il s’est tourné vers Dmitry Peskov, le porte-parole de Poutine identifié comme membre du parti des colombes. «Cessons de mettre en évidence les commentaires douteux de ce personnage», écrivit-il sur sa chaîne Telegram. Comme par hasard, dix jours plus tard, alors que le Kremlin dissimulait la présence de Wagner en Ukraine, Prigozhin, qui avait passé des années à nier tout lien avec le groupe mercenaire, s’est fait photographier en tenue de camouflage dans le Donbass, aux côtés d’un député très loyal de Poutine, par ailleurs. Juste pour clarifier le message. Depuis lors, chaque jour, une attaque contre les dirigeants des forces armées et le ministre de la Défense Sergey Shoigu. Incompétents, bureaucrates, incapables. Coupables de haute trahison parce qu’ils n’envoient pas assez de munitions. Au point que les médias d’État ont reçu des dispositions d’en haut.
Mais le front intérieur ne suffit pas à ceux qui veulent peut-être se proposer comme chef du parti des faucons, la frange ultranationaliste qui a tant d’emprise en Russie et qui manque encore d’une figure dans laquelle se reconnaître. Prigozhin aime aussi la politique étrangère. À sa manière, bien sûr. « Nous ne sommes pas du tout au courant de ce qui se passe avec la crise des migrants, et nous ne nous en occupons pas. Nous avons d'autres affaires qui nous occupent. On ne peut donc dire avec certitude qu’une seule chose : Guido Crosetto est un vrai con et un charlatan, car il faut regarder moins autour de soi, merde et se débrouiller avec ses problèmes qu’il semble au contraire...».
Le dernier verbe est l’équivalent italien de se pisser dessus pour incontinence. La traduction littérale des mots consacrés à notre ministre de la Défense ne doit pas étonner. La diplomatie n’est pas un art du patron de Wagner. Le 24 novembre dernier, en réponse à la demande du Parlement européen d’inscrire le groupe Wagner sur la liste de l’Union européenne des organisations terroristes, il a montré un étui de violon avec un marteau et des traces de sang à «faire cadeau» aux députés européens. Probablement, l’arme avec laquelle avait été massacré un mercenaire déserteur, exécution montrée dans une vidéo qui a suscité l’horreur dans le monde entier.
Ces excès, et la figure encombrante du fondateur, semblent être à l’origine du déclin de Wagner et des cinquante mille hommes qu’il prétend déployer en Ukraine. La parabole de Prigozhin prend une pente descendante, et son prochain rôle pourrait être celui du bouc émissaire en cas d’échec. Mais il ne semble pas vouloir changer de partition. Il y a un mois, il a répondu au président français Macron qui dénonçait la présence de Wagner en Afrique, avec des mots qui ne différaient pas de ceux de Crosetto, en lui donnant de l’ignorant « qui vit dans un monde d’illusions ». Sans parler de Joe Biden, auquel il se réfère souvent dans ses messages sociaux en l’appelant « le vieux dément ». Mais c’est précisément cette surexposition médiatique qui raconte ses difficultés. Et son destin probable. Prigozhin allait bien quand il était là, mais il semblait qu’il n’existait pas. Maintenant c’est un problème. Le Kremlin vit avec, pour ses mérites acquis sur le terrain. Mais la glace sur laquelle marche l’ancien "citoyen privé" du groupe Wagner semble être de plus en plus mince.
SOME TRANSLATIONS CARRIED OUT
LEGAL TRANSLATIONS
Translation Agency - Stirling FK9 4NF United Kingdom - IT->FR 1223 words
- Rome Chamber of Commerce, Industry, Craft and Agriculture - Company Registration Office - Ordinary section Certificate of registration - Company Identifying data.
*-*-*-*-*
Translation Agency - Kirchheim (Baden-Württemberg - RFA) - FR->IT 2376 words
- General Conditions of the Special Offer "Welcome at DELL".
*-*-*-*-*
Agency- Stirling (United Kingdom) - IT->FR - 1923 words
- Chamber of Commerce registration certificate
*-*-*-*-*
Agency - Casablanca (Morocco) - FR->IT - 5866 words
-Memorandum of agreement for a loan granted
*-*-*-*-*
Agency - Luxembourg - IT->FR - 2237 words
- Bill of sale for an apartment
*-*-*-*-*
Agency - Venice (Italy) - IT->FR – 5285 words
- Summons to a court hearing
*-*-*-*-*
Agency - Bucharest (Romania) - IT->FR – 3604 words
Complaint and lawsuit
*-*-*-*-*
Agency - Milano (Italy) - FR->IT – 3753 words
Service contract
*-*-*-*-*
Private Client - Luxembourg - FR->IT - 1126 words
- Sentence of a judge supervising a guardianship
*-*-*-*-*
Agency - Cagliari (Italy) - IT->FR - 7222 words
Sentence of Cagliari Court, Preliminary Investigations Judge
*-*-*-*-*
Agency - Milano (Italy) - FR->IT - 5391 words
- Rennes Court of Appeal judgement
*-*-*-*-*
Law Firm - Milano (Italy) - IT->FR - 1366 words
Order of Novara Court of First Instance
*-*-*-*-*
Agency - Innsbruck (Austria) - IT->FR - 3000 words
- Executive decision of Brescia province concerning waste disposal and recovery
*-*-*-*-*
Agency - Innsbruck (Austria) - IT->FR - 5835 words
- Veneto Regional Council Decree for renewing an authorisation concerning waste disposal and recovery
CIVIL ENGINEERING TRANSLATIONS
Translation Agency - Saluzzo (Italy) - IT->FR 2435 words
- Firm specialised in manufacturing summer/winter air-conditioning equipment in quality and luxury properties.
*-*-*-*-
Translation Agency - New Delhi (India) IT->FR 3200 words
- Technical specification for installation and filling of equipments using hybrid thermo-voltaic solar modules.
*-*-*-*-*
Translation Agency - Saluzzo (Italy) - IT->FR 1017 words
- Custom decoration solutions for public establishments and shops.
*-*-*-*-*
Popular restaurant in Barcelona (Spain) - IT->FR - 2.788 words
- Beverage machine operating manual.
*-*-*-*-*
Agency - Lecce (Italy) - IT->FR - 3988 words
- Building site security plan
*-*-*-*-*
Agency - Vicenza - (Italy) - IT->FR - 1561 words
- Description of a qualified company in mechanical and metalwork fabrication
*-*-*-*-*
Agency - Milano (Italy) - FR->IT - 5292 words
- Alpine tunnel technical specifications for the construction of a security gallery
*-*-*-*-*
Agency - Milano (Italy) - FR->IT - 3764 words
- Security operating manual for self-propelled work equipment
*-*-*-*-*
Agency - Lecce (Italy) - IT->FR - 5678 words
- Construction of a new building through juxtaposition of prefabricated modules
*-*-*-*-*
Engineering company - Milano (Italy) - IT->FR - 1896 words
- Estimate for engineering, installation & start-up of prefabricated structures
*-*-*-*-*
Agency - Nuova Delhi (India) IT->FR - 3200 words
- Installation and filling of hybrid solar modules technical specifications
*-*-*-*-*
Agency - Genova (Italy) IT->FR 1958 words
- Consortium of land transport cooperatives with national & international coverage
*-*-*-*-*
Craft Firm - Viterbo (Italy) - IT->FR - 2632 words
- Company that makes & markets plaster products
*-*-*-*-*
Agency - Vicenza - (Italy) - IT->FR - 2645 words.
- Multi-media kiosk for electric vehicle recharging, WIFI access point, energy-saving, low-emission lighting
*-*-*-*-*
Agency - Vicenza - (Italy) - IT->FR - 3080 words
- Use of cookies information & similar technologies for a net proceedings proper operating
MILITARY HISTORY TRANSLATIONS
Publishing Company - Parma (Italy) - FR->IT - 20197 words.
- Vietnam war 1956-1975; Ho Chi Minh trial, Vietnam popular Army; Vietnam Republic Army; South-Vietnam Liberation Army, i.e. Viet-Cong; South Vietnam Liberation National Front; The New Strategy (1965-1967); Tet Offensive
*-*-*-*-*
Publishing Company - Parma (Italy) - FR->IT - 26931 words
- Desert Shield / Desert Storm, the Gulf War
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Publishing Company - Parma (Italy) - FR->IT - 28291 words
- Allied landing in Normandy June '44; US Rangers; Soldiers of the Big Red One; German paratroopers; Waffen SS; Hitlerjugend; Tiers Liberation, August '44; Falaise pocket, August '44.
BOATING TRANSLATIONS
Shipyard - Baia (Napoli Italy) - IT->FR - 5875 words
Descriptive text of 3 fiberglass hull motorboats of 33', 44' and 58'
ENVIRONMENT, TRAVEL AND TOURISM TRANSLATIONS
Agency - Venice (Italy) FR->IT - 30.237 words
- Website of an Hotel chain in the Caribbean's, cottages, Spa, swimming-pools, Fitness, trekking, kayak, spear fishing etc.
*-*-*-*-*
Agency - Bucharest (Romania) - FR->IT - 1300 words
- Tourism-related report about Provence: Aix, Marseille, Cassis, the Calanques, the Camargue, the Alpilles, the mountain Sainte Victoire, the Baux of Provence.
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Agency - Innsbruck (Austria) - IT->FR - 2070 words
- Table of waste included in the "Waste Management Protocol" authorised in a open air dump-yard
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